Romea Strata e Vie di Francesco, la cultura europea si fa camminando
Il Consiglio d'Europa ha inserito i due percorsi fra gli itinerari culturali. Il ponte fra le nazioni, dal Baltico a Roma, e il messaggio universale di Francesco. Premiato il lavoro delle associazioni
Giuseppe Matarazzo
|5 mesi fa

Icp | Da Assisi al Monte Lussari, le Vie di Francesco e la Romea Strata fra gli itinerari culturali del Consiglio d'Europa
La cultura europea? Si fa (anche) camminando. Due importanti cammini che attraversano il nostro Paese, sono stati riconosciuti dal Consiglio d’Europa come “itinerari culturali europei”, ponti di cultura e di dialogo fra i popoli e le Nazioni del continente: sono la Romea Strata e le Vie di Francesco. La decisione, presa ai primi di maggio dal Consiglio di Direzione dell’organo continentale a cui, insieme ad altri 41 stati membri, l’Italia aderisce con il Ministero della Cultura, è stata ufficializzata ieri. A 800 anni dal Cantico delle Creature a un anno dall’ottavo centenario dalla morte del Poverello di Assisi, le diverse Vie di Francesco raccolgono l’eredità spirituale del suo lascito, lungo tre filoni: gli studi scientifici (botanica, teologia, ecc.) attraverso una rete di università francescane; il patrimonio dei beni culturali architettonici; e i cammini francescani, ovviamente, lungo i luoghi che furono percorsi dal Santo Patrono d’Italia con quella vivacità che ancora vive. Perché come sottolinea Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca e presidente di Saint Francis’ Ways - l’associazione internazionale che riunisce le diverse vie dedicate a San Francesco, ai suoi messaggi sempre attuali a livello economico e sociale - «chi cammina sulla via di Francesco, non trova solo i luoghi di Francesco, ma incontra i francescani». I testimoni e la gioia di una figura e di un messaggio senza tempo.

Nell’Europa che si interroga sulle sue radici e la propria cultura, che vede la guerra alle sue porte, fra l’Est e il Medio Oriente, premiato lo straordinario esempio di dialogo transfrontaliero che incarna la “Romea Strata”: un’antica via di pellegrinaggio percorsa dai viaggiatori dell’Europa centrale e orientale che collegava il mar Baltico a Roma attraverso l’Estonia, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica Ceca e l’Austria. Un viaggio che ha, da sempre, rappresentato un punto di unione tra l’Oriente e l’Occidente, che si innestava sull’antica via dell’ambra che dal Baltico attraverso Roma raggiungeva il Mediterraneo. Oltre quattro mila chilometri attraverso sette Paesi (Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca, Austria e Italia). Un cammino che svela strati di storia, cultura, fedi religiose, saperi, da scoprire a piedi, passo dopo passo.

L'Associazione Europea Romea Strata conta attualmente 60 membri - con 4 nuovi membri nel 2024 - tra cui amministrazioni pubbliche, organizzazioni no-profit, università, piccole e medie imprese e organismi religiosi. L'espansione continua con 8 potenziali nuovi membri all'orizzonte. Questo prestigioso riconoscimento sottolinea il valore del patrimonio europeo condiviso e il ruolo fondamentale dell'itinerario per la sua straordinaria opportunità di sostenere la comprensione culturale e la conoscenza reciproche. La certificazione rafforza gli interventi a supporto dello sviluppo sostenibile delle comunità locali, della valorizzazione delle destinazioni turistiche meno conosciute e promuove la gestione locale dei siti culturali. Iniziative come il Living Lab SmartAltopiano sul turismo in Veneto (Italia) e i seminari locali partecipativi in Malopolska (Polonia) sono buone pratiche che, grazie alla certificazione, potranno essere ampliate e replicate lungo l’itinerario consolidando la Romea Strata come un catalizzatore per la promozione culturale e lo sviluppo sostenibile, con un impatto positivo su ambiente e comunità.

«Oggi celebriamo un riconoscimento straordinario. Un risultato che rappresenta – dichiara don Raimondo Sinibaldi, Presidente dell'Associazione Europea Romea Strata - una testimonianza concreta di come i popoli possano unirsi attraverso la cultura e la storia comuni, superando le divisioni che troppo spesso caratterizzano il nostro tempo. In un'epoca segnata da conflitti e tensioni internazionali, la Romea Strata intende essere testimonianza viva di riconciliazione. Desidero ringraziare tutti i 60 membri della nostra Associazione che, in sette Paesi, hanno lavorato instancabilmente per questo obiettivo. Questa certificazione non è un punto di arrivo, ma un punto di partenza per costruire occasioni sempre nuove di comprensione reciproca e promuovere un sentimento comune europeo attraverso il patrimonio culturale condiviso».

