Il mea-culpa di Sinner dopo la sconfitta: «Sono stato prevedibile, ora cambio»
La conferenza stampa a New York: l'avversario «ha giocato meglio, è migliorato. Tocca a me cambiare per diventare un tennista migliore». Carlos Alcaraz diventa il numero uno del mondo
Redazione
|2 mesi fa

ANSA | Jannick Sinner parla dopo la sconfitta agli Us Open
«Sono stato molto prevedibile. Ora sta a me decidere se voglio cambiare qualcosa o meno. Sicuramente lavorerò su questo, per cercare di essere più preparato per la prossima partita che giocherò contro di lui».
Jannik Sinner era un passo dall'ottenere il secondo titolo consecutivo a New York. In conferenza stampa dopo esser stato sconfitto dal suo rivale più' temibile, Carlos Alcaraz, Sinner recita un "mea culpa" per esser stato troppo prevedibile nell'attesissima finale, sul cemento di Flushing Meadows. Un torneo - ammette - durante il quale «ho sempre ripetuto le stesse cose, non ho fatto nemmeno una combinazione servizio-volé e non ho fatto molti drop shot. Poi arriva il momento in cui affronti Carlos e devi uscire dalla tua zona di comfort».
«D'ora in poi - annuncia - cercherò di apportare alcuni cambiamenti, di essere un giocatore un po' più imprevedibile, anche a costo di perdere alcune partite. Penso che sia quello che devo fare per diventare un tennista migliore. Ma nell'arco della stagione i miei risultati sono stati fantastici: due titoli del Grande Slam, due sconfitte in finale, sono risultati incredibili. Ora cercherò di finire l'anno nel modo migliore possibile».
Cosa ha fatto di meglio Alcaraz a New York rispetto alla finale di Wimbledon di luglio? «È migliorato. Ho avuto l'impressione che oggi giocasse in modo più pulito», taglia corto Sinner spiegando anche come «quello che ho fatto bene a Londra, lui l'ha fatto meglio oggi. Ho l'impressione che oggi abbia fatto tutto leggermente meglio, in particolare al servizio, da entrambi i lati. Mi congratulo con lui, ha gestito la situazione meglio di me. Ha alzato il suo livello quando doveva farlo». «Sono comunque orgoglioso di me stesso, della mia stagione, ma oggi - ha concluso il tennista italiano - lui ha giocato meglio di me».

